RISPOSTA ALLE INSINUAZIONI DI ALCUNI MOVIMENTI NEO-BORBONICI PER COME RIPORTATO SU ALCUNI ORGANI DI STAMPA, Quella di Murat è stata l’ennesima esecuzione senza processo fatta dai Borbone. Durante gli anni che hanno governato, sia prima che dopo il Decennio francese e fino alla cacciata ad opera di Garibaldi e di tutto il popolo meridionale, hanno continuato nella politica del terrore attraverso processi sommari e continue stragi. Vedi le esecuzioni dopo la fine della Repubblica partenopea in cui distrussero tutta la classe borghese del Regno di Napoli. Anche i cittadini di Pizzo hanno subito la loro ferocia durante la durissima repressione del 1848 realizzata da quello stesso Generale Nunziante che tanta parte ebbe nelle vicende murattiane come si può facilmente vedere a Pizzo leggendo la stele marmorea posta alla Fontanavecchia. Ed i Pizzitani non erano nemici ma sudditi tra i più fedeli, anzi fedelissimi, come diceva il riconoscimento del Re Ferdinando. I Francesi quando entrarono in Calabria dovettero combattere contro le truppe borboniche ed i loro fiancheggiatori. I briganti antifrancesi non erano come i briganti antisavoia. I primi inquadrati nei ranghi dell’esercito borbonico erano militari in guerra contro i francesi e come tali erano trattati. Mentre i secondi erano italiani contro italiani in una guerra civile molto più pesante e sanguinosa della prima. Murat e la sua fucilazione rappresenta un chiodo inserito nelle coscienze dei novelli neo-borbonici perchè mostra loro continuamente quali sono le estreme e sgradevoli conseguenze di certi tipi di regimi assolutistici che la Storia ha ormai cancellato per sempre. Ciò non toglie che i Re Borbone hanno mantenuto in vita quasi tutte le riforme introdotte da Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat. Dalla nuova organizzazione dello Stato, al nuovo sistema giuridico, alla riforme nel campo della scuola, ecc., dimostrando in tal modo apprezzamento per il modo di governare dei Re Napoleonidi. Ancora oggi i veri Borbonici sono sulla stessa linea all’incontrario dei Movimenti Neo-Borbonici, che avendo ormai esaurito la fiammata iniziale come contrapposizione al movimento leghista, cercano una sopravvivenza stentata che non li condurrà da nessuna parte.