I cambiamenti da fare oggi per gli equilibri da preservare domani.
Cambiamenti climatici, perdita della biodiversità, scarsità delle risorse: oggi la questione ambientale è arrivata ben dentro le nostre case e sta mettendo a repentaglio il nostro stile di vita e la possibilità di offrire un mondo migliore alle future generazioni.
Sulle Alpi il settore turistico è a rischio a causa di un sempre più scarso innevamento, che a sua volta genera meno acqua per l’agricoltura. Sugli appennini il dissesto idrogeologico causato da precipitazioni sempre più intense mette a rischio i territori. Al sud la questione dei rifiuti rimane largamente irrisolta, contaminando il suolo e le acque. Ma la lista degli impatti ambientali è lunghissima.
– Come si può dunque realizzare un’Italia sostenibile, resiliente alle problematiche ambientali che possa essere un modello in Europa e nel mondo, nelle rinnovabili e nel risparmio energetico, nell’economia circolare (dove ogni scarto diventa nuova materia), nella pianificazione sostenibile e nella bioeconomia (l’economia che nasce dagli scarti agricoli e organici)?
– Come si può lavorare per un vero piano di decarbonizzazione dell’economia e raggiungere e superare l’ambizioso Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, tagliando le emissioni di gas serra nel settore energetico, edilizio e trasporti?
– Come si può creare un modello di mobilità sostenibile, dove bici e trasporti pubblici abbiano la priorità sulla cementificazione del modello automobilistico?
– Ha senso proseguire su un modello di edilizia fondato sul consumo di suolo, dimenticando i milioni di metri quadri da riqualificare in chiave di sostenibilità?
– Come si può lavorare per la messa in sicurezza del territorio e dei suoi parchi?
– Ha senso preservare l’acqua pubblica come un diritto per i cittadini, garantendo acqua di qualità?
Per dare un’idea di cosa stiamo parlando si riportano alcuni esempi:

Pizzo. Percorso pedonale Macello Piazza della Repubblica