LE TROPINE. Quest’anno, leader dei cambiamenti climatici strombazzati da ogni dove,  a Pizzo ha segnato un ritorno alle estati degli anni 60. In quei meravigliosi ma lontani anni, dopo il Ferragosto, le perturbazioni atlantiche iniziavano a scendere di latitudine con perturbazione temporalesche che via via accompagnavano la transizione verso l’autunno. Erano le cosiddette mitiche TROPINE. All’epoca non erano pericolose come ora, ma portavano solo un poco di refrigerio alla surriscaldata popolazione ed abbondante acqua alle assetate piante. Erano ben viste e tutte le attendevano con ansia e senza timore. Ora sono diventate pericolose, creano danni gravi sia alle persone che alle cose. I giornali parlano di tifoni mediterranei e/o piccoli tornado. Oggi per muoversi dipendiamo sempre di più dalle previsioni meteorologiche. Se prevedono il bel tempo ci muoviamo altrimenti stiamo a casa salvo coloro che devono farlo per necessità o dotati del gusto della sfida che denota grande coraggio.