Il PURGATORIO
Il Purgatorio è un elemento importante della dottrina escatologica della Chiesa cattolica. La sua fondatezza teologica è però rigettata dalla maggior parte delle altre confessioni cristiane.
Nella dottrina cattolica, il purgatorio è una dolorosa ma necessaria condizione di purificazione, attraverso la quale passano quelle anime dei defunti che, pur essendo nella Grazia di Dio in punto di morte, non sono pienamente purificate. Esse soffrono per ripagare la Giustizia divina infranta e, quindi, per ascendere al Paradiso e “vedere il volto di Dio”.
Il Purgatorio non è una crudele punizione divina: al contrario, esso è frutto dell’infinito amore di Dio. Infatti, nella teologia cattolica, un’anima imperfetta non potrebbe stare al cospetto di Dio senza soffrire immensamente per la propria miseria, perciò il Purgatorio è una sfera necessaria alla beatitudine delle anime peccatrici, seppur presenti nella Grazia.
Le anime del Purgatorio
Tutti gli umani hanno un’anima e quando moriamo queste anime andranno al cielo o all’inferno o temporalmente in purgatorio per camminare verso il cielo.
Si possono né invocare, né evocare o chiamare i morti, è una pratica di divinizzazione utilizzata dallo spiritismo o da altre pratiche legate al satanismo, ma bisogna permettere che Dio disponga nella sua sovranità le cose nel migliore dei modi. Ebbene, Dio può permettere nella sua immensità, bontà e misericordia, che alcune anime purganti facciano ricorso ai fratelli terreni. Noi non possiamo evocare queste visite, però dobbiamo rispettarle e rispondere alle loro richieste d’aiuto, offrendo specialmente la Santa Messa.
La Santa Chiesa non esige di credere alle rivelazioni private. Questo difatti non aggiungono nessuna nuova verità alla fede. Se un’anima del Purgatorio ci fa una visita particolare o no, questo non cambia la nostra fede, tuttavia è una grande mancanza disprezzare le manifestazioni del Cielo o del Purgatorio senza una ragione.
Le Sante Anime, con le loro apparizioni, sempre cercano il bene: promuovono la catechesi, aumentano il fervore, la devozione, incrementano l’amore alla Santa Eucaristia, formano la vita alla preghiera, alla pratica della carità, stimolano a vigilare sopra ai propri difetti e a distruggere i vizi tramite la confessione e la conversione.
In generale, le Sante Anime hanno visitato persone pietose o in cammino verso la santità. Tra le persone che hanno ricevuto visite delle sante Anime, ci sono: Santa Gemma Galgani, il papa San Gregorio Magno, Santa Brígida di Svezia, Santa Caterina di Genova, Santa Faustina e molti altri. Non si può negare le testimonianze riconosciute dalla Chiesa.
Ci sono circostanze psicologiche ed emozionali che, per il grande dolore morale, possono fare credere per autosuggestione, per emozioni profonde, alle visite dei nostri cari morti. Ma nemmeno, si deve scartare queste visite come fraudolenti o spiegabili dalla mera psicologia; negandovi la sua libertà di apparire per permesso di Dio. Santa Teresa d’Avila, donna di straordinaria sensatezza e realismo, riconosciuta dalla Chiesa come dottore, raccontò che San Pedro d’Alcantara la visitò dopo morto per avvisarla che andava in cielo.
Le Sacre Scritture non esauriscono tutto il patrimonio di FEDE della Santa Chiesa Cattolica. Ma la Bibbia si deve interpretare assieme alla Tradizione Apostolica. La Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, come promise Gesù Cristo, riconosce l’autenticità di certe esperienze mistiche e gli insegnamenti di quelli che canonizza come santi. Negarlo sarebbe negare alla Chiesa il diritto di canonizzare o beatificare, e corroborare la veridicità di tali esperienze mistiche.
IL LIBRO D’ORO DEI VISITATORI