I “Vagneri” di mastro Addecu!

Pubblicato da Rocco Greco in poesia · 20/7/2016 08:33:00
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I “Vagneri” di mastro Addecu!

I turisti che ricordava Mastro Addecu erano semplicemente “vagneri” provenienti dall’entroterra a noi più vicina: Vazzano, Pizzoni, Nicastro, Serre, Rombiolo, Capistrano, Monterosso. Gli alberghi che li ospitavano erano le case subaffittate per la “quindicina”. I vagneri del tempo non avevano grandi pretese: se la casa era composta da più stanze, la famiglia che ospitava si sistemava in una della quale se ne era riservata il diritto; nel caso in cui l’abitazione fosse più modesta, ci si trasferiva presso un parente, al quale veniva ceduta una parte del guadagno. Arrivavano provvisti quasi di tutto (pane, pasta, formaggi, salumi e conserve, a quei tempi molto in uso) e succedeva che la famiglia ospitante ci guadagnasse anche in natura. Le due quindicine di luglio erano considerate bassa stagione. I clienti più affezionati avevano prenotato dall’anno precedente, per i nuovi vi era il passa parola che fungeva da “Agenzia di Viaggi”, accompagnandoli dove sapevano che si “affittava”.
I rapporti con i vagneri erano certamente più familiari di quelli con gli attuali turisti, dato che nella maggioranza dei casi vi era coabitazione. Il costume dell’epoca non permetteva però tra i giovani gli odierni contatti: si racconta di casi in cui la quindicina è stata bruscamente interrotta perché la giovane figlia vagnera è stata colta sulla barca dell’aitante pescatore a visitare la Grotta Azzurra. Su queste cose non si scherzava, …anche se poi … il mondo ha sempre girato nello stesso verso!