CRONOLOGIA EVANGELICA DEGLI EVENTI DELLA PASSIONE NELLA PASQUA NAPITINA
Riflettendo tra me e me mi sono chiesto se gli eventi della Pasqua Napitina per come rappresentati a Pizzo siano o meno aderenti alle testimonianze dei Vangeli, oppure siano solo tradizioni se non addirittura spettacolo o folklore. Per rispondere a questa domanda ho cercato, pur nei limiti delle mie conoscenze religiose, di individuare nei Vangeli quali fossero quei versetti sui quali si fondavano gli eventi rappresentati a Pizzo durante la Settimana Santa. E soprattutto quale fosse la sequenza temporale degli eventi rappresentata nei Vangeli e se quella di Pizzo rispettasse o meno quella sequenza. Di seguito vi illustro il mio ragionamento e lascio a tutti Voi cari Amici le conclusioni.
1) Notte del GIOVEDI’ SANTO dell’anno 33 d.c.
IN COENA DOMINI: Dal Vangelo secondo Marco:” Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: “In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà”.
EVENTO PASQUA NAPITINA: La discesa degli Apostoli che partendo dalla Chiesa di San Sebastiano si recano alla Chiesa di San Giorgio.
Gli eventi successivi trovano espressione nel complesso di statue esistente presso la Chiesa di San Sebastiano rappresentanti
• Gesù nell’orto degli ulivi;
• Gesù alla colonna;
• Gesù legato alla canna, l’Ecce Homo;
• Gesù che porta la croce verso il Calvario;
• Gesù Crocifisso;
• Gesù morto.

Dal Vangelo Secondo Luca
Gesù nell’orto degli ulivi
Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».
2) Prime ore del mattino di Venerdì Santo dell’anno 33 d.c.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gesù legato alla colonna
Gli evangelisti Matteo, Marco e Giovanni scrivono che Gesù fu legato per la flagellazione, per ordine di Ponzio Pilato, ma non fanno riferimento ad una colonna e neanche a corde e a fruste. Certi riferimenti alla flagellazione sono subentrati nella tradizione successiva e si fa riferimento a due colonne per due distinte flagellazioni, una nella casa di Caifa ad opera dei Giudei e un’altra nel Pretorio di Pilato ad opera dei soldati romani. San Giovanni descrivendoci nel Vangelo (cap. 19,1) il processo di Gesù ci dice che Pilato, convinto dell’innocenza di Gesù, vuole liberarlo, ma che di fronte all’ostinazione dei Giudei che preferiscono libero Barabba, cede alle loro richieste: “Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare”.

3) Dal Vangelo secondo Matteo
Gesù legato alla canna
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.

4) ore 9 del mattino viene messo in croce
ore 12 iniziano le tre ore di buio
Vangelo secondo Giovanni
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
EVENTO PASQUA PIZZITANA: Processione dell’Addolorata. La Madonna si avvia al Monte Calvario dove sa che suo figlio è stato condotto fin dalle prime ore del mattino per essere crocifisso. Lungo la strada gli viene incontro Giovanni [AFFRUNTATA DI PASSIONE] per accompagnarla sul Golgota ed assistere fino alla fine il Signore Gesù Cristo. Giunti ai piedi della croce Gesù è ancora vivo ed affida sua madre alle cure dell’apostolo più amato.
5) ore 15:00 muore.
Ore del tramonto: Deposizione del cadavere e susseguente sepoltura.
Gesù viene deposto dalla Croce
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
EVENTO PASQUA PIZZITANA: E’ la sera del Venerdì e dai piedi della croce, dopo la deposizione del corpo di Gesù, parte il Corteo Funebre per andarlo a seppellire nella grotta trovata da Giuseppe d’Arimatea. Del corteo fanno certamente parte la Madonna Addolorata, Giovanni e Gesù morto, oltre logicamente ai vari altri personaggi citati dal Vangelo. Anche se i Vangeli non parlano in questa fase della passione di presenze angeliche come fanno per la risurrezione, lo fa la devozione popolare dei Pizzitani. Quindi ad accompagnare Gesù per l’ultima volta, secondo la devozione popolare, ci sono anche gli Angeli, come è normale che sia trattandosi del Figlio di Dio.
A questo punto, notte di Venerdì, gli eventi narrati dai Vangeli si fermano fino alla notte di Pasqua.