ASPETTI PECULIARI DELLA SCOGLIERA DEI PRANGI. Sono tre le fasce zonali in cui si può dividere la scgliera ognuna delle quali con proprie peculiari caratteristiche. Iniziamo dalle pareti rocciose a strapiombo sul mare. Esse hanno alcune caratteristiche che le rendono prezioso. La prima è la flora che sulle stesse si è insediata che è quella tipica delle zone mediterranee più incontaminate a causa delle difficoltà insormontabili poste all’accesso da parte dell’uomo. Se si escludono quelli per raggiungere le piccolissime spiagge non esistono sentieri ne percorsi pedonali di sorta. Per cui tutta la zona da Piedigrotta fino alla Seggiola e veramente di molto difficile accesso. Questo è un bene perchè vuol dire flora e fauna marina incontaminata. Le rocce hanno avuto in passato la sorte di fornire la pietra calcarea per la costruzione della case. I blocchi di tufo sono sempre stati fondamentali per le costruzioni e questo ancor di più nei temi antiche dei Romani e dei Greci. In ogni caso sono visibili a tutti le zone tagliate dalla mano umane come le cave di marmo delle Apuane. Ancora tutta la zone e cosparsa di Grotte di vario tipo e dimensione che a causa dell’abbandono per la maggior parte sono crollate e diventate impraticabili. Riprenderle e renderle fruibili si può anzi si deve.
La seconda fascia di territorio è costituita dalle zone pianeggianti, le scogliere vere e proprie, che ormai sono diventate quasi tutte rocciose mentre fino a poco tempo addietro le spiagge erano importanti e molto frequentate. Sono tutte di tufo di un bel colorato giallo oro che manifesta tutta la sua bellezza nei pomeriggi estivi quando il sole si corica nel mare e li illumina fino all’ultimo. Negli ultimi tempi tutta la zona, praticamente abbandonata dai bagnanti sta vivendo d’estate un vero e proprio boom di frequentatori. Solo che questi signori non giungono da terra ma dal mare con le loro barche più o meno grandi e più o meno lussuose. Costituiscono le avanguardie di quel famoso turismo d’élite, l’unico possibile per Pizzo a causa delle sua conformazione geografica con poche strade e niente parcheggi. A fare il bagno non stanno andando più a Tropea ma stanno venendo da Noi. Come sfruttare al meglio questa nuova risorsa è una sfida alla quale bisogna pensare per tempo. Sarebbe un peccato perdere anche questa occasione. Ancora bisognerebbe pensare anche ad un minimo ripascimento delle spiagge per rallentare, quanto meno la continua perdita di sabbia oppure qualunque altro mezzo per riportare un minimo di sabbia sulla nostra scogliera. Da ultimo i fondali marini veri e propri.Sono eccezionali ed abitati da tutte le specie marine dei bassi fondali del Mediterraneo. Non solo essi assolvono anche un compito fondamentale che è quello di offrire riparo a parecchie specie che in questa zona vengono per la riproduzione. Ad esempio a Gennaio si trovano le grosse seppie che lasciano le uoma attaccate agli scoglie fino alla loro maturazione. I subacquei esperti possono darmi conferma in quanto sembrano dei grappoli di uva nera galleggianti. In pieno inverno la zona è molto frequentata da grosse spigole che vi depongono le uova, Ancora in primavera, intorno al periodo della Pasqua arrivano per la riproduzione, dai fondali marini circostanti enormi polipi. Io personalmente ai tempi in cui praticavo la pesca sub ne ho catturati esemplari lunghi oltre due metri e dal peso di svariati kilogrammi. Da fine Agosto a fine settembre ci sono le piccole ricciole. Ad Ottobre i caponi e tutti i pesci pelagici che scendono a riva per la riproduzione. A Giugno arrivano dall’Oceano Atlantico i Tonni rossi che ormai secondo qualche pescatore locale sono diventati numerosissimi ed hanno eletto come dimora abituale i fondali del Golfo Lametino. Come potete vedere lasciare una zona così allo sbando dei predatori di turno di ogni tipo è un vero peccato che grida vendetta, Tante altre zone d’Italia hanno creato zone protette di ogni tipo, realizzando in tal modo non solo la natura ma anche le proprie tasche ed il proprio futuro. Perchè cari Amici i turisti sono stufi di zone abbandonate al disinteresse di tutti. Tutti noi compresi peer primi vogliamo mari puliti, mari pieni di pesci, scogliere con oasi di sabbia dove poter andare senza il pericolo di scivolare, correndo gravi pericolo, come anche a me è successo, scoprire delle curiosità storiche e soprattutto avere tutte le comodità della civiltà moderne. Queste sono le sfide che come Comunità ci aspettano nel prossimo futuro. Tanti le hanno affrontate e vinte e Noi perchè No?
IL LIBRO D’ORO DEI VISITATORI