IL CIMITERO DEGLI ORRORI. Sui giornali le luci della ribalta sono attualmente accese su quello di Tropea dove la dignità e pietà umana è stata continuamente e ripetutamente violata. Mi domando se si tratta di un caso isolato? E negli altri Comuni del Vibonese, per non allargarsi troppo, come stanno le cose. Tempo fa a Pizzo furono fatti dei lavori di ristrutturazione nell’area cimiteriale assegnata ad una Congrega di Pizzo con importanti spostamenti di reperti cimiteriali e notevoli lamentele da parte dei cittadini che non trovavano più i resti mortali dei propri cari. Fortunatamente per la nostra Comunità i problemi lamentati allora non assunsero l’ampiezza di quelli attualmente vissuti dalla Comunità di Tropea. Ciononostante anche Pizzo soffre della scarsa attenzione del Comune verso il problemi dei resti umani recuperati dai loculi scaduti siano essi decennali o perpetui (99 anni). La risposta corretta dovrebbero essere gli ossari delle famiglie di appartenenza dei defunti. Risposta corretta ma incompleta perché sfugge al problema di quelle famiglie completamente estinte o trasferite e mai più ritornate a Pizzo e di coloro che famiglie non ne hanno mai avute. Dove vanno i resti mortali di costoro? La risposta corretta dovrebbe essere l’Ossario Comunale. Dovrebbe essere la versione moderna delle fosse comuni che si trovano all’interno delle nostre antiche Chiese. Se le domande da teoriche diventano pratiche le cose si complicano. Nel Cimitero di Pizzo se c’è dove esso si trova esattamente? Chi lo gestisce? Esiste un Registro con le movimentazioni di questi resti umani per sapere chi sono coloro i cui resti sono stati definitivamente sepolti in questo Ossario Comunale. Come materialmente vengono gestiti? Sono bruciati? Sono custodite in cassette? Vengono ammassati in cumuli e quindi trattati come rifiuti? Tutto questo dovrebbe essere regolamentato da un apposito Regolamento di Polizia mortuaria. Se a Pizzo esiste non è facile consultarlo. Nei meandri del sito del Comune non si trova nulla del genere. Pizzo è una comunità che piange e rispetta i suoi cari defunti. Il che non è sempre vero per le Amministrazioni Comunali che si sono succedute nel tempo. Anzi le risorse impiegate nello stesso sono stati sempre misere se non del tutto inesistenti. Ciononostante grazie all’impegno dei Custodi del Comune e della “pietas” dei cittadini l’immagine che esso offre è un luogo di pace e tranquillità che la Comunità dei viventi preserva per i propri cari defunti. Siamo certamente in condizioni migliori di molti altri Cimiteri del Vibonese. Pur tuttavia l’organizzazione e la gestione delle sepolture eterne è un problema aperto non ancora risolto che solo un apposito regolamento comunale potrebbe definitivamente risolvere. Tale Regolamento di sicuro esiste da qualche parte negli atti del Comune solo che venirne a conoscenza è difficile se non impossibile. Dovrebbe quantomeno essere pubblicato sul sito del Comune. Ho controllato ed al momento della scrittura del presente post non sono riuscito a trovarlo. Se qualcuno ne è a conoscenza farebbe opera gradito a molti indicarci come fare per venirne a conoscenza. Grazie.