Fu quella di Reynier una ritirata disastrosa: il caldo opprimeva, l’acqua mancava; i soldati, estenuati dalla marcia o vinti dal vino con cui erano costretti a dissetarsi, cadevano lungo la via ed erano finiti dai ribelli che non davano un istante di tregua ai Francesi con la guerriglia lungo le strade.
A Crotone, priva di acqua e di viveri, il Reynier si fermò soltanto poche ore; lasciati gli ammalati e un presidio di duecentocinquanta Polacchi con il capitano Soulpy (che però due giorni dopo, il 30, si arrese agli Inglesi) e continuò la ritirata;

STRONGOLI

per via prese e saccheggiò Strongoli, che pareva disposta a resistergli; si rifornì a Cirò e a Cariati rimanendo però fuori le mura;

ROSSANO

entrò e riposò a Rossano;

CORIGLIANO

diede l’assalto a Corigliano difesa da SALVATORE PUGLIESE ed espugnatala dopo due ore di accanito combattimento non riuscì poi a impedire ai suoi di sfogare l’ira sulle persone e sui beni degli abitanti (1 agosto).