Dopo la resa di Gaeta, subito si pensò a reprimere l’insurrezione della Calabria, e con decreto del 31 luglio, fu messa in stato d’assedio. Il comando dell’impresa fu affidato al maresciallo Massena che, compresi i corpi del Verdier e del Reynier, ebbe una forza di circa quindicimila uomini, con una dozzina di generali: il Mermet, il Gardanne, il Massel, il Valentin, il Digonnet, il Donzelot, il Debelle, il Ventimille, il Peyrì e il Franceschi-Delonne.
Il corpo di spedizione si mise in marcia sulla fine di luglio, diviso in due colonne: la prima, che comprendeva il grosso ed era sotto il comando diretto del Massena, marciò verso Lagonegro per la via Eboli-Sala; la seconda composta di millecinquecento uomini sotto gli ordini del Mermet, si diresse lungo la costa verso Sapri.
Il 3 agosto, giunto a

MONTANO

Montano, il Mermet mandava il capobattaglione VINCENZO GENTILE con un distaccamento di quattrocento Còrsi ad assalire

LAURINO

Laurino, che, nonostante la disperata difesa del capobanda SPERANZA, fu prima espugnata, poi saccheggiata infine incendiata. Sorte eguale ebbe

ROCCA GLORIOSA

Rocca Gloriosa, assalita nello stesso periodo dal Mermet e invano difesa dal capobanda ROCCO STODUTI.