Il giorno dopo da

TORRE ORSAIA

Torre Orsaia il Mermet si recò a

POLICASTRO

Policastro, ma poiché la via di Sapri era sotto il tiro della flotta inglese, ritornò a Torre Orsaia per aspettarvi i rinforzi del Massena. Questi, giunto a

LAGONEGRO

Lagonegro, distaccò dal suo corpo una colonna sotto il Gardanne, il quale prima espugnò e diede alle fiamme

TORRACA

Torraca, poi si unì al Mermet e con lui andò ad occupare

SAPRI

Sapri. Dal canto SUO il Massena, lasciata a

LAGONEGRO

Lagonegro una guarnigione di cinquecento uomini, l’8 agosto marciò contro

LAURIA

Lauria, l’assalì da tre lati ed alla fine riuscì a penetrarvi. Dentro la città i Francesi furono accolti dagli abitanti, che sparavano dalle finestre, dalle porte, dai tetti e dalle barricate. Per vincere la viva resistenza il Massena ordinò di incendiare la città in più punti e in breve gran parte di questa fu in preda alle fiamme. Gli abitanti, quelli che non furono uccisi, dovettero subire ogni sorta di violenze da parte dei Francesi i quali inoltre diedero il sacco alla città ricavandone un bottino che il giorno dopo fu
venduto per novantamila ducati.

Quelle di LAURIA non furono le prime né le ultime violenze commesse dai Francesi nell’Italia meridionale. Sia nel 1799 che nel 1806 e nel 1807, proprio loro che davano la caccia ai “briganti”, si comportarono da “veri briganti”; commisero atti che nessun esercito civile oserebbe commettere. Saccomanni, incendiari, ladri, violenti, suscitarono contro il nome francese presso quelle popolazioni un odio così grande, che neppure a distanza di due secoli, si è riusciti a cancellare, cancellato. Nella coscienza collettiva i francesi stanno alla pari con i turchi come nefandezze nei ricordi degli abitanti, trasmessi fin dalla culla. Ovviamente chi in seguito ha poi ricevuto prebende, onorificenze, proprietà, benefici, è invece stata una manna.