Il firmamento turistico nazionale recentemente ha visto accendersi nuove stelle in Terra di Calabria. Sono, solo per citarne alcune, Tropea e Vibo. La prima è diventata “il Borgo più bello d’Italia” oltre ad avere ancora una volta riconfermata la BANDIERA BLU. La seconda nominata dal Ministro della cultura CAPITALE D’ITALIA DEL LIBRO. Onore e merito a tutti coloro che con la loro inventiva, il loro impegno ed il loro sacrificio sono riusciti a portare a casa tali brillanti risultati.

Trattandosi di realtà molto vicini a noi Pizzitani sorge spontaneo chiedersi: E NOI?

Noi, invece, siamo sui media nazionali per i brillanti risultati raggiunti nel campo delle indagini condotte dalla DIA di Catanzaro nella persona del Procuratore della Repubblica di Catanzaro. Eppure Pizzo e la sua gente non sono, almeno potenzialmente, di meno a nessuno.

Pizzo ed i Pizzitani hanno:

1) La collocazione geografica in un sito naturale bellissimo ricco di acquee e verde, con un mare dai colori e dalla trasparenza assolutamente invidiabili ;

2) Un Centro storico pressoché integro nel suo impianto urbanistico seicentesco;

3)Un Borgo marinaro nel Rione della Seggiola scrigno di tesori di archeologia industriale rappresentati dalla vecchia tonnara e dell’industria della lavorazione dei tessuti oltre che della piccola pesca costiera;

4)Un secondo Borgo Marinaro alla Marina ricco di reperti storici sui Commerci Marittini della Calabria Centrale verso tutta Italia ed oltre essendo stato porto di terza classe fino alla fine dell’800;

5) Un clima con una temperatura media annuale intorno ai venti gradi tale da averlo reso nei tempi passati una richiestissima stazione climatica molto frequentata dalla nobiltà e dalle classe agiate nel periodo spagnolo e quello borbonico che in Pizzo eleggevano la loro residenza. All’uopo basta guardarsi intorno per vedere molteplici palazzi nobiliari.

6)Tradizioni religiose, eno-gastronomiche e nel campo sia della pasticceria che della gelateria di assoluto rilievo.

7)Un patrimonio naturalistico marino veramente unico con una qualità eccezionale delle acque marine dove nei periodi invernali vengono a procreare: il pesce azzurro, le seppie, le spigole, i polpi, le polpesse, i cavallucci marini mentre nella tarda estate arrivano le ricciolastre, i surici, e poi da ultimi i tonnetti;

8)Una scogliera tufacea con la presenza di notevoli grotte marine che comprendono la Grotta Azzurra, la Grotta dei Buoi; le Grotte della Chiesetta di Piedigrotta; le grotte di Cento fontane e svariate altre grotticelle disseminate lungo la scogliera;

9) Le Timpe naturali di roccia tufacea sulle quali è stata costruita Pizzo che a causa della loro inaccessibilità hanno mantenuto la loro funzione naturale di offrire ospitalità a piante e fiori veramente rari;

10)Le 10 Chiese di Pizzo scrigni di tesori artistici, culturali e soprattutto religiosi;

11) Il Castello con tutta la sua storia plurisecolare;

12)La Tomba del Re Gioacchino Murat, reperto storico culturale che lancia la Città di Pizzo nella Galassia stellare Europea;

13)La Piazza della Repubblica che costituisce un balcone sul mare che la pongono allo stesso livello dei più importanti belvederi turistici d’Italia. Anzi nelle ore serali dei tramonti con la vista dello Stromboli forse superiori;

14)Una ospitalità innata verso il forestiero derivante dalla cultura tipica dei NAVIGANTI che hanno costituito e costituiscono il nerbo del sistema economico sociale della Città di Pizzo.

Purtuttavia una tale abbondanza di ricchezza di risorse naturali ed antropologiche, per Noi Pizzitani, non è bastata per sfondare ed accedere nel firmamento delle località turistiche nazionali. PERCHE?