10 Settembre 2017 RIFLESSIONE SUI MIGRANTI di Giuseppe Pagnotta.
PRIMA DI PARLARE MOLTI AMICI DOVREBBERO CONTARE E RICONTARE almeno FINO A 100. La parola deve prima essere VISTA dal cervello e poi tradotta in onde sonore dalle corde vocali o dai click di Facebook. Sembrerebbe che, a breve, a Pizzo la lingua kinyarwanda, quella parlata dai Vatussi nella regione africana dei Grandi Laghi dello Stato del Ruanda e Burundi, sostituirà tutte le lingue europee [italiano, inglese, francese, ecc.] ed i dialetti europei che ci interessano [calabrese, pizzitano,]. Essa diventerà l’unico idioma dei pochi Pizzitani d’origine e delle migliaia di colore scuro che a valanga sbarcheranno [per colpa del nostro “giovanotto”] sui moli di Vibo Marina. Ebbene le cose non stanno proprio come questi Signori vorrebbero fare credere a tutti Noi, perché Il flusso migratorio dei popoli dell’Africa verso i territori europei, da Sud verso Nord, sembra ricalcare all’inverso quello avvenuto ai tempi delle invasioni barbariche [da Nord verso Sud] con la grande differenza che i barbari sono venuti con le armi in mano e si sono presi tutto quello che volevano mentre questi, invece, vengono [fatte salve le dovute eccezioni dei delinquenti da arrestare e rispedire al mittente] con mani e piedi nudi, affamati, laceri, ammalati rischiando la vita propria e dei propri famigliari, di affogare come dei topi nelle acquee del Mediterraneo. Certo che fin quando erano pochi tutti d’accordo che bisognava aiutarli, ora che grazie alla sciagurata iniziativa delle O.n.g. che facevano il servizio di traghettamento (disinteressato o meno lo dovranno stabilire i magistrati) dalle coste libiche a quelle italiane andando a prenderli nelle zone loro segnalate dai trafficanti di uomini, sono diventati moltissimi, e quindi non va più bene. E quel “pazzo” del nostro Sindaco che ha l’ardire di pensare a fare qualcosa di concreto per questa gente, [accoglierne 20], con numeri limitatissimi, per non creare problemi a certe coscienze deviate di certi nostri concittadini, viene sottoposto a continue sentenze negative da parte degli stessi e di coloro che hanno interesse politici ed economici contro questa povera gente. Ebbene Signori ci siamo dimenticati che siamo arrivati tutti tardi, perchè un’altro calabrese con funzioni ministeriali, dotato di molto buon senso e capacità politiche fregandosi dei giudizi negativi di certa stampa e di certi personaggi, ha dimostrato che i flussi non sono un tabù ma si possono governare. Eppure nessuno di questi amici si scandalizza dei popoli del centro Europa che non si vogliono sporcare le mani come se fosse solo un problema italiano o greco. Ignorano o fanno finta di ignorare che l’Italia per i migranti è solo una terra di transito per giungere nel Nord Europa. Questi fenomeni, come è spiegato sui libri di storia, dovrebbero tutti sapere che sono impossibili da fermare. Roma, la più grande potenza mondiale di tutti i tempi è stata sommersa dai Barbari. Lo stesso succederà all’Europa, all’Italia ed alle nostre comunità piccole o grandi che siano. Non si può fermare l’acqua che cade dal cielo, o il vento caldo del deserto, non si può fermare il trascorrere del tempo così come non si possono fermare i popoli che hanno fame e sono massacrate dalle guerre. Molti di Noi dicono di essere cristiani, vanno a Messa tutte le Domeniche, seguono le Processioni e si scandalizzano se il Vescovo ne dispone lo svolgimento in modo differente dalla Tradizione. Quanto si tratta di “negri” tutti alziamo le mani e chiediamo che vadano da qualsiasi altra parte meno che a casa nostra. Tempo fà Papa Francesco lanciò il motto una Parrocchia una famiglia di migranti. Ebbene sono state veramente poche quelle che se ne sono ricordate. Secondo me bene ha fatto il nostro “giovanotto” Sindaco sia per i motivi amministrativi e politici da Lui dettagliatamente e puntigliosamente indicati e sia perchè ha lanciato una sfida morale a tutti i componenti della nostra comunità ad iniziare del Clero e di tutti coloro che girano interno al mondo delle chiese, delle Parrocchie, delle Associazioni Cristiane, della Charitas e così via. Tutti siamo coinvolti, è il diritto naturale che ce lo impone, perché tutti siamo essere umani e non possiamo girare il volto quando vediamo che ci sono altri esseri umani che soffrono ed hanno bisogno di aiuto. Da soli nulla possiamo, ma grazie a Dio le organizzazione varie nate con questi scopi abbondano nella nostra Società civile. Per cui tutti dobbiamo aiutare queste organizzazioni che andranno ad aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno. Per ritornare a Noi, a leggere i post di Facebook dei non Pizzitani, tutti ci invidiano il “giovanotto”. Tutti meno i suoi oppositori che non si rassegnano alla sconfitta elettorale e non riescono proprio a capire come ha fatto a vincere ed approfittano di ogni occasione per dargli contro cercando di occupare tutti gli spazi del libero pensiero. Certo è che “il giovanotto” continua a volare verso mete politiche sempre più alte e che nonostante gli evidenti boicottaggi che è costretto a subire, ha dimostrato di avere spalle forti e cervello fino superando brillantemente le tante vicende spiacevoli che hanno cercato di rovesciare sulla sua persona. Certo che certi Pizzitani sono proprio strani. Dapprima tutti a lamentarsi che non ci sono più politici di razza e per questo motivo siamo danneggiati in tutti i sensi nelle scelte relative agli investimenti pubblici. Adesso che ne abbiamo trovato uno, invidiatoci da tutti in Calabria, invece di fare cerchio intorno a Lui e renderlo sempre più forte davanti gli altri interlocutori politici di alto livello, pochissimi Pizzitani appartenenti “ai soliti noti” cercano disperatamente di convincere la maggioranza dei Pizzitani che bisogna distruggerlo, come se il “giovane” SINDACO non avesse meglio da fare che stare dalla mattina alla sera sui social a rispondere alle maldicenze, per non usare altri termini, scritte da questi Signori.
IL LIBRO D’ORO DEI VISITATORI